Concordo pienamente con i colleghi che hanno già risposto. Tuttavia devo segnalare che il mio ente ha dato istruzioni (informali) di disinteressarsi della questione perchè in definitiva "non è un problema nostro".
In pratica, l'importante è che il soggetto pubblico versi l'IVA, che sia indicato o meno in fattura che c'è la scissione dei pagamenti. Sarà poi un problema del fornitore annotare correttamente l'IVA di quella fattura nelle proprie scritture contabili, e se non lo fa eventualmente motivare all'Agenzia delle Entrate perchè non ha versato quell'IVA. Ma per noi è indifferente, se versiamo l'IVA all'Erario abbiamo compiuto n pieno il nostro dovere, indipendentemente da quel che stava scritto sulla fattura.
Addirittura pare che l'Agenzia delle Entrate interpellata sul punto abbia detto (informalmente) che non è legittimo rifiutare le fatture per questi motivi, vanno accettate e trattate come se riportassero l'indicazione split payment.
Io non sono d'accordo perchè si creano ambiguità e problemi ai fornitori, che magari emergono a distanza di anni a seguito di controlli. Tuttavia, queste sono le indicazioni che ci sono state date.
Operativamente però io ho deciso di accettare anche senza indicazione dello split solo le fatture dei fornitori "grossi", per capirci quelli che hanno un call center con persone che non capiscono nulla di questi problemi, perchè tanto so che le riemetterebbero identiche. Rifiuto invece quelle delle ditte piccole dopo averli chiamati e aver spiegato cosa devono fare (e se la fattura è stata accettata a loro chiedo la nota di credito), perchè so che lì mi ascoltano e correggono l'errore.