Occorre premettere che è obbligatorio indicare in fattura la partita IVA del cliente (se soggetto passivo IVA) o il codice fiscale (se il cliente agisce in veste di privato consumatore). Un ente pubblico può essere soggetto passivo IVA o agire in veste di privato consumatore.
Il SdI verifica sempre che la partita IVA indicata in fattura (nel campo IdFiscaleIVA) sia presente nell'anagrafe tributaria e scarta la fattura in caso contrario. E' possibile verificare l'esistenza della partita IVA nell'anagrafe tributaria all'indirizzo https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaPIVA/Scegli.do?parameter=verificaPiva
Relativamente al caso prospettato delle province autonome di Trento e Bolzano si segnala che si tratta di soggetti passivi IVA e pertanto deve essere indicata la partita IVA e non il codice fiscale (in realtà partita IVA e codice fiscale coincidono ma il valore deve essere inserito nel campo IdFiscaleIVA e non nel campo CodiceFiscale). Appare improbabile che il SdI scarti le fatture per l'inserimento della partita IVA di tali enti nel campo IdFiscaleIVA: in tal caso si tratterebbe di un errore del SdI!